Il darknet è pericoloso perché spesso viene utilizzato per attività illegali come la vendita di droghe, armi e dati personali, nonché per attività criminali come l'hacking informatico e la diffusione di contenuti illegali.
Il darknet utilizza reti specifiche (come Tor) per nascondere l'identità e la posizione dei suoi utenti. Questa protezione di anonimato facilita purtroppo attività criminali, poiché diventa quasi impossibile per le autorità sapere chi fa cosa. Si trovano ad esempio mercati neri online che vendono apertamente droghe, armi, o ancora informazioni rubate (carte di credito piratate, identità, password...). Questo anonimato attira anche gruppi terroristici e consente persino la vendita e l'acquisto di servizi criminali (cyberattacchi, hacking o spionaggio industriale). Tanto per dire che sotto questa discrezione molto pratica si svolgono un sacco di cose davvero poco chiare.
Il darknet è pieno di contenuti chiaramente illegali e spesso estremamente pericolosi. Si trovano cose come tutorial per costruire armi o fabbricare esplosivi, accessibili a chiunque abbia la motivazione di cercarli. Ospita anche una quantità inquietante di contenuti di abusi sessuali su minori, vendita di droga, e talvolta persino offerte criminose che vanno dall'hacking al reclutamento di killer a pagamento. Questi contenuti scioccano, sollevano gravi problemi etici e portano rapidamente chi si avventura in esse in una zona molto oscura dal punto di vista morale e giuridico. Anche per semplice curiosità, imbattersi in questo genere di cose può rapidamente prendere una brutta piega.
Sul darknet, navighi spesso in acque torbide dove truffe e tranelli finanziari fioriscono a ogni pagina. Molti venditori ti promettono servizi o prodotti introvabili, ma dietro a queste offerte allettanti spesso si nascondono frode semplici e pure. Ad esempio, alcuni propongono oggetti illegali, prendono i tuoi soldi e poi scompaiono senza lasciare traccia. Altri sono specialisti del phishing: raccolgono i tuoi dati sensibili spacciandosi per intermediari fidati. Una volta che hai pagato o ceduto le tue informazioni personali, ti rendi conto troppo tardi di essere semplicemente caduto vittima di una truffa ingegnosa. Sul darknet, è quasi impossibile recuperare i tuoi soldi o fare denuncia; ti ritrovi quindi bloccato, senza ricorsi né giustizia a cui appellarti.
Il darknet è un terreno fertile per la diffusione di software malevoli, in particolare ransomware, quei brutti virus che bloccano i tuoi dati e richiedono un riscatto. Alcuni hacker approfittano anche dell'anonimato per vendere kit pronti all'uso per infettare macchine o lanciare attacchi su siti web (quelli che chiamiamo attacchi DDoS). Puoi persino trovare identificativi di account rubati: nomi utente, password, numeri di conto… di tutto. Queste informazioni circolano liberamente o vengono rivendute a criminali per lanciare attacchi mirati o per furti d'identità. Insomma, capisci perché restare lì è rischiare molto in termini di sicurezza digitale.
Navigare nel darknet, anche solo per curiosità, può esporre a gravi problemi legali. A seconda di ciò che consulti o scarichi, potresti rischiare multe salate, o addirittura una pena detentiva. Le autorità monitorano da vicino alcuni siti sensibili (traffico di droga, armi, contenuti illegali...) e possono identificare gli utenti nonostante l'apparente anonimato. È sufficiente essere involontariamente associati a un'attività illegale — anche senza acquistare o vendere nulla — per dover rendere conto alla giustizia. In altre parole, basta trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato per rischiare di essere perseguiti penalmente o addirittura schedati a vita.
Bienché l'anonimato del darknet possa sembrare totale, errori semplici come non disattivare JavaScript o non nascondere correttamente i propri indirizzi IP possono consentire alle autorità di identificare gli utenti.
La maggior parte degli attacchi informatici che coinvolgono ransomware utilizza il darknet per gestire il pagamento anonimo dei riscatti richiesti in criptovalute (Bitcoin, Ethereum, Monero, ecc.).
Il network Tor (The Onion Router), spesso utilizzato per accedere al darknet, è stato inizialmente progettato dalla marina americana negli anni '90 per proteggere le sue comunicazioni militari.
Il termine 'darknet' non significa automaticamente contenuto illegale; si riferisce semplicemente a una rete privata e anonima — alcuni la utilizzano anche per scopi positivi, come proteggere la propria privacy contro la censura in regimi autoritari.
L'anonimato e la mancanza di una regolamentazione efficace sul darknet attirano facilmente i cybercriminali. Questi ultimi approfittano dell'assenza di mezzi legali per organizzare truffe, raggiri e frodi finanziarie in totale impunità.
Diversi servizi di monitoraggio della cybersicurezza possono verificare se le tue informazioni personali sono state compromesse o vendute nel darknet. Considera di utilizzare regolarmente questi strumenti o servizi per monitorare la sicurezza delle tue informazioni personali.
Oui, ci sono alti rischi per la cybersicurezza quando navighi nel darknet. Potresti essere esposto a malware, a link pericolosi o a tecniche progettate per rubare i tuoi dati personali o finanziari.
Non, accedere al darknet non è di per sé illegale nella maggior parte dei paesi. Tuttavia, consultare, condividere o acquistare alcuni contenuti e servizi disponibili sul darknet può costituire un reato.
Bienché sia consigliato evitare il darknet, se devi accedervi, prendi severe precauzioni: utilizza un VPN affidabile insieme a Tor, evita di scaricare contenuti, non acquistare servizi dubbi e non divulgare mai i tuoi dati personali.
Il darknet è una parte nascosta di Internet accessibile solo tramite software specifici come Tor. Permette una navigazione anonima e garantisce maggiore riservatezza agli utenti, ma attira anche molte attività illecite a causa del suo anonimato.
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Question 1/6